Cosa succede se si uniscono teatro, circo, musica e danza in un mix esplosivo di coreografie, suoni, storie ed effetti scenografici lasciati all'interpretazione di artisti noti a livello internazionale e di giovani abruzzesi di talento? Succede che, con una multidisciplinarietà e trasversalità di linguaggi, in un rinnovarsi e contaminarsi tra discipline sceniche, teatro, circo, danza e musica, 3 produzioni abruzzesi trovano spazio nel cartellone di Archeo.s Festival edizione 2012.
La Regione Abruzzo quest’anno, per la prima volta, partecipa attivamente con le sue eccellenze artistiche ad uno dei progetti transfrontalieri più interessanti e che si svolgerà, nel suo momento clou, dal 28 giugno all'08 luglio nelle Marche con spettacoli nelle suggestive location dell’Anfiteatro romano e della Mole Vanvitelliana (Corte della Mole e Teatro Studio) di Ancona e presso l’Area dei Pini di Sirolo (AN), per poi spostarsi, in replica, nelle regioni (Abruzzo e Puglia) e Paesi (Croazia, Albania e Grecia) di provenienza delle produzioni in scena.
E sarà proprio uno degli spettacoli abruzzesi, della Compagnia Circus Blues, “Il Crazy Paradis. Dolce vita, circo, jazz”, regia di Raffaele de Ritis, prodotto dall’Ente Manifestazioni Pescaresi, ad aprire le danze (é proprio il caso di dirlo!) giovedì 28 giugno, alla Corte della Mole Antonelliana di Ancona.
Sono stati presentati questa mattina, nella Sala Giunta della Regione Abruzzo a L'Aquila, alla presenza del Dirigente regionale alle Politiche culturali, Paola Di Salvatore e di Antonio Massena, manager e responsabile per il programma di Governance del progetto Archeo.s per la Regione Abruzzo (nonché direttore artistico del Teatro Stabile d’Innovazione l’Uovo di L’Aquila, uno degli enti promotori in Abruzzo dell’iniziativa) e dei rappresentati dei 3 enti abruzzesi che parteciperanno all’iniziativa, gli spettacoli di produzione locale che sono stati selezionati per partecipare al Festival Archeo.s.
La drammaturga e regista Maria Cristina Giambruno, del Teatro Stabile d’Innovazione l’Uovo, ha presentato il proprio spettacolo in cartellone, “Thalassa… Stay human”. Il tema della pièce, un mix di teatro, danza (anche africane e mediorientali) e acrobazia, è l’acqua, elemento che lega tutte le aree che partecipano al progetto Archeo.s (dato che i Paesi partecipanti, Italia, Croazia, Albania e Grecia si affacciano tutti sull’Adriatico). Il viaggio onirico in questo elemento, si svolgerà attraverso le parole dei più grandi poeti che la storia possa vantare: D’Annunzio, Shakespeare, Omero, Leopardi, Melville, Lorca, Kavafis, Beaudelaire, Whitman, Kipling, Neruda… e toccherà il tema “acqua” in tutte le sue forme: dalla nascita (liquido amniotico), fino ai fatti di cronaca più recenti o all’inquinamento, in una scenografia che, affidata ad Antonio Massena, è fatta di vele pronte a salpare. Si tratta della realizzazione di un sogno personale, rivela la Giambruno. Allo spettacolo prenderanno parte gli attori Fabrizio Croci, Ana Karina Rossi Barra e Barbara Esposito, accompagnati dall’acrobata Elena Bidoia e dai danzatori Silvia Bertoncelli, Chiara Guglielmi e Alberto Munarin. Lo spettacolo sarà in scena mercoledì 04 luglio presso l’Anfiteatro di Ancona.
Maurizio Cocciolito, presidente della Società del Teatro e della Musica “Primo Riccitelli” di Teramo, in compagnia del bandoneonista Massimiliano Pitocco, ha introdotto lo spettacolo “Maria de Buenos Aires”, una “tango operita” su testo di Horatio Ferrer e musica di Astor Piazzolla e con la regia di Marco Chiarini. L’accompagnamento musicale prevede la partecipazione di molti strumenti a corda: pianoforte (Rosario Mastroserio), chitarra (Mauro De Federicis), 2 violini (Daniele Orlando e Ornela Koka), viola (Laura Pennesi), violoncello (Massimo Magri) e basso acustico (Roberto Della Vecchia), accompagnati da un flauto (Marco Felicioni) e da percussioni (Antonio Vitagiani) e batteria (Alfredo Laviano). La parte di Maria è affidata a Tania Furia, il Cantor a Ruben Peloni e El Duende a Sergio Valastro. La pièce narra la storia di Maria, un’operaia che, innamorata del tango, diventa cantante, finisce per entrare in una casa di tolleranza e, lì, muore. In uno scenario alquanto surreale, avviene la decisione della morte della donna, da parte di oscuri personaggi attraverso una messa nera. Poi c’è la nascita di una bimba, di nuovo chiamata Maria, metafora allegorica della fondazione, distruzione e rifondazione della città di Buenos Aires nel 1600, fino ai casi di nevrosi, disperazione e perdita d’identità personale, civica e sociale che ha attraversatola capitale argentina negli anni ’60. Lo spettacolo sarà in scena domenica 01 luglio presso la Corte della Mole Vanvitelliana di Ancona.
Lo storico del circo, regista e direttore artistico Raffaele De Ritis ha presentato il già ricordato “Il Crazy Paradis. Dolce vita, circo, jazz”, da lui diretto, in scena giovedì 28 giugno, in apertura del Festival, presso la Corte della Mole Vanvitelliana di Ancona. Lo spettacolo è ispirato alla vita notturna dei primi night-club, anni ’50-’60, con spettacoli in cui regnavano rigore e disciplina, conditi con l’anarchia dell’improvvisazione. E’ uno spettacolo in cui si realizza un incontro disperato tra il divertimento d’élite e quello popolare; un viaggio onirico in un universo cosparso di fragili vite notturne, fatto di acrobati, musicisti e comici senza parole, in un ricettacolo di debolezze umane, attrazioni un tempo sovrane nei teatri che, dopo un periodo di esistenza come prologo di film, sono state relegate ai night-club, prima di sparire insieme al Novecento. Il Crazy Paradis, tre parole in tre lingue diverse (italiano, inglese e francese), è uno spettacolo senza testo, una minuscola babele la cui arte di sopravvivere è nell’estetica della finzione, l’invenzione di realtà posticce, l’esaltazione ingenua di esotismi ed erotismi fuori misura, il culto di un rigore senza logica. Gli artisti che porteranno in scena questo composito mondo sono sia giovani promesse abruzzesi che si sono formate in arti circensi, che attrazioni di fama internazionale, svizzera, argentina, spagnola e tedesca: Ilaria Cappelluti, Andrea Ginestra, Mercedes Martin, Max Masciello, Francesca Persico, Pablo Raffo, Guido Silveri, Esther Slanzi, Jonas Slanzi, Philippe Tordeaux. Le coreografie sono di Guido Silveri che si è fatto guidare dalla musica jazz affidata al Pescara Jazz Ensemble (Carmine Ianieri – sax – e Michelangelo Del Conte – batteria) per creare un filo intorno alla trama drammaturgica che ha visto la consulenza di Adrian Schvarzstein. Le scene e i costumi sono di Elisabetta Gabbioneta.
La caratteristica che accomuna le 3 produzioni, quindi, è la multidisciplinarietà.
Archeo.S. - System of the archeological sites of the Adriatic Sea, uno dei progetti transfrontalieri più interessanti, è un progetto finanziato nell’ambito del programma di cooperazione transfrontaliera IPA Adriatico, Priorità 2. Risorse naturali e culturali e prevenzioni dei rischi, Misure 2.2 – Gestione delle risorse naturali e culturali e prevenzione dei rischi naturali e tecnologici.
Il progetto è il risultato di una sinergia creata da sei partner affacciati sul mare Adriatico: il Consorzio Teatro Pubblico Pugliese, Italia – Lead Beneficiary (capofila del progetto), il Comune di Fier (Albania), il Comune di Pazin (Croazia), il Comune di Igoumenitsa (Grecia), Fondazione “Le Città del Teatro” – Teatro Stabile delle Marche (Italia) e la Regione Abruzzo (Italia). Il lavorio di sinergia tra queste realtà intende valorizzare i siti culturali italiani, greci, croati e albanesi che custodiscono il patrimonio storico, artistico e culturale e raccontano miti e leggende, fornendone una nuova concezione d’uso.
In particolare, il progetto Archeo.s vuol fare della cultura teatrale uno strumento per lo sviluppo del territorio attraverso l’organizzazione di spettacoli, eventi culturali e workshop all’interno dei siti culturali e archeologici e mediante lo scambio di conoscenze creato dal network. Il progetto diventa, inoltre, un mezzo per incrementare l’economia locale trasformandola in patrimonio culturale.
Le date clou di svolgimento del Festival Archeo.s (che è un progetto biennale, quindi già avviato da tempo), vanno dal 28 giugno all’08 luglio, ma dopodiché, le produzioni circuiteranno in tutte le aree adriatiche che hanno partecipato all’iniziativa, fino al termine di agosto e con altre attività collaterali che andranno avanti fino alla fine dell’anno o (in deroga) all’inizio del 2013.
Per quanto riguarda le repliche in Abruzzo, gli spettacoli si svolgeranno nel periodo 30 luglio – 01 agosto a Lanciano (CH), con tutta probabilità presso le torri montanare, dal 02 al 04 agosto a Chieti (in luoghi da definire) e poi dal 05 all’11 agosto a L’Aquila, principalmente presso la monumentale fontana delle 99 cannelle e nel chiostro di San Domenico.
Per la prima volta, le zone archeologiche e culturali dell’Abruzzo saranno aperte anche per produzioni di altri Paesi.
Per quanto riguarda gli spettacoli prodotti localmente, , “Thalassa… Stay human”, “Maria de Buenos Aires” e “Il Crazy Paradis. Dolce vita, circo, jazz” queste sono le date ufficiali:
02.08.2012: “Maria de Buenos Aires”, Chieti
03.08.2012: “Thalassa… Stay human”, Chieti
04.08.2012: “Il Crazy Paradis. Dolce vita, circo, jazz”, Chieti
05.08.2012: “Il Crazy Paradis. Dolce vita, circo, jazz”, L’Aquila
08.08.2012: “Maria de Buenos Aires”, L’Aquila
10.08.2012: “Thalassa… Stay human”, L’Aquila
Tutti gli spettacoli sono ad ingresso libero fino ad esaurimento posti, si consiglia la prenotazione.
Per info:
www.archeosystem.org